Intervista KBirr

#tenimmocestreet

// KBirr //

La produzione KBirr è orgogliosamente napoletana.
Un progetto completo che va dal pensiero del prodotto
alla sua presentazione

<< Birra KBirr non è solo birra
ma espressività di qualità, passione e soprattutto arte!
Essa celebra infatti l’arte, gli artisti napoletani e l’iconografia partenopea
sia classica che contemporanea.>>

KBirr una birra moderna, diretta e festosa nel linguaggio”, dichiara il suo fondatore Fabio Ditto. Tutte le tipologie nascono per differenziare il prodotto e per meglio esprimere quella famosa napoletanità che riflette la filosofia di vita tra il sacro e il profano.

Raccontaci del tuo rapporto con la città di Napoli

Napoli è un pò come quelle donne che ti fanno impazzire, bellissime, irresistibili ma che al tempo stesso ti fanno dannare.
Immagino che un pò tutti i napoletani provino la stessa cosa, la città la amiamo e la odiamo allo stesso tempo, addirittura alcuni mercanti nel 1500 la descrivevano come un paradiso abitato da diavoli, è qualcosa di cui non si può fare a meno.
Io non riuscirei a vivere fuori Napoli, probabilmente vivendo altrove si hanno anche più possibilità ma quelle poche che la nostra città offre hanno un sapore speciale, quando le riusciamo a cogliere e a farle nostre.

Ho un rapporto estremamente particolare con Napoli, spesso sono in altre città per lavoro, ma i colori, il cielo, i profumi, quel modo di ragionare, quel vivere caotico che oramai fa parte del mio dna è imprescindibile.

Perchè hai deciso di prendere parte al progetto Tenimmoce Street?

Di solito scelgo le collaborazioni soprattutto a pelle, e la cosa che mi è piaciuta di più di questo progetto è stata la possibilità di creare un network, sempre collegato al creare ricchezza sul territorio.
Ricchezza non solo nel senso economico ma intesa anche come l’incontro con altre realtà produttive e quindi poi premiare idee belle come questa.

Quanto è importante per te la collaborazione?

In questo periodo è fondamentale far parte di un network, di una rete, avere le giuste collaborazioni ti permette non solo di mantenerti a galla, ma proprio di emergere.
Ad esempio, dove c’è una rete imprenditoriale, ci sono dei distretti produttivi, le aziende fanno meno fatica ad emergere, da soli non si va da nessuna parte.
Anche lo stesso birrificio nasce da una collaborazione con i fratelli Certezza, che a loro volta avevano un piccolo birrificio.
Proprio da questa collaborazione è nato il progetto KBirr, ecco quello è l’episodio lampante, perché credo tantissimo nelle collaborazioni.

Nel nostro team, tra l’area produzione, commerciali e la logistica, superiamo le 30 unità. Diciamo che le relazioni sono fondamentali proprio a partire dall’interno, dal team, senza cui non saremmo mai cresciuti così come ora.

Quale parte di KBirr ti piacerebbe che uscisse fuori con queste box edizione limitata?

Kbirr è un progetto identitario, quindi sicuramente il fatto che sia un progetto prima di tutto culturale.

Come ben sapete noi abbiamo fatto tante collaborazioni, abbiamo valorizzato siti archeologici, come le catacombe di San Gennaro e portato a conoscenza del pubblico generico quelli che sono un pò anche gli artisti del napoletano.

Quello che mi aspetto è che Tenimmoce Street possa valorizzare sia noi, sia altre eccellenze napoletane che ho avuto modo di conoscere proprio grazie alla box.

Il motto di KBirr

Tutto nasce da “Uà KBirr!”, quindi il nostro motto è proprio questo.
È la meraviglia, la gioia, la spontaneità, lo stupore che provi anche quando arrivi a Napoli. Quella cosa che ti sorprende nell’inaspettato quotidiano.

Una parola che dobbiamo sempre portare con noi e che può aiutare ad orientarci

Per me in questo 2020/2021 ci vogliono due parole: tenacia e umanità.

Tenacia perché bisogna resistere in questo momento più che mai e umanità per preservare la visionarietà senza cui non andremmo da nessuna parte.

Penso che noi abbiamo creato dei modelli di sviluppo economico e sociale completamente sbagliati. Pensiamo ad esempio a tutti quelli che sono i modelli che ci hanno imposto, produrre di più e sempre di più e ogni anno devi aggiungere di più.  Proprio per questo penso che la parola veramente visionaria sia umanità. Abbiamo l’urgenza di riportare il nostro modello sociale a dei valori che siano umani.
Dovremmo tornare a lavorare per vivere e non vivere per lavorare.

Lo immaginiamo,
ora che sai di cosa si tratta
vuoi avere anche tu la box Tenimmoce Street!
Per fortuna tramite questo link è facilissimo,
ma affrettati,
Tenimmoce street è limited edition, 10 box disponibili!

disintegrati